Passi nel tempo dell’Ascolto

Cammino sinodale. Anche nella diocesi di Iglesias, referenti ed equipe al lavoro per organizzare gli incontri

Dopo l’apertura celebrata in tutte le diocesi italiane lo scorso 17 ottobre, il Cammino sinodale può considerarsi avviato in tutte le Chiese che sono in Italia: ciascuna ha scelto i suoi referenti diocesani e procede secondo tempi e modi che sono propri delle situazioni particolari. Il vescovo Giovanni Paolo ha dapprima incaricato come referente diocesano Giampaolo Atzei, nel corso delle ultime settimane si è poi andata costituendo un’equipe con alcuni sacerdoti e i rappresentanti (una decina di persone, tra cui numerosi laici e donne) di associazioni e uffici pastorali diocesani.
Domenica scorsa, l’equipe ha scritto a presbiteri, diaconi, consacrate e consacrati, e a tutti gli operatori pastorali, facendo espresso riferimento al desiderio di Papa Francesco, ovvero che il Sinodo dei Vescovi prenda avvio da un’ampia consultazione del popolo di Dio. Ad ottobre, i vescovi hanno inviato una lettera “alle donne e agli uomini di buona volontà” che esprime il senso di questa esperienza:
Tu che desideri una vita autentica, tu che sei assetato di bellezza e di giustizia, tu che non ti accontenti di facili risposte, tu che accompagni con stupore e trepidazione la crescita dei figli e dei nipoti, tu che conosci il buio della solitudine e del dolore, l’inquietudine del dubbio e la fragilità della debolezza, tu che ringrazi per il dono dell’amicizia, tu che sei giovane e cerchi fiducia e amore, tu che custodisci storie e tradizioni antiche, tu che non hai smesso di sperare e anche tu a cui il presente sembra aver rubato la speranza, tu che hai incontrato il Signore della vita o che ancora sei in ricerca o nel dubbio… desideriamo incontrarti!
Desideriamo camminare insieme a te nel mattino delle attese, nella luce del giorno e anche quando le ombre si allungano e i contorni si fanno più incerti. Davanti a ciascuno ci sono soglie che si possono varcare solo insieme perché le nostre vite sono legate e la promessa di Dio è per tutti, nessuno escluso.
Ci incamminiamo seguendo il passo di Gesù, il Pellegrino che confessiamo davanti al mondo come il Figlio di Dio e il nostro Signore; Egli si fa compagno di viaggio, presenza discreta ma fedele e sincera, capace di quel silenzio accogliente che sostiene senza giudicare, e soprattutto che nasce dall’ascolto. “Ascolta!” è l’imperativo biblico da imparare: ascolto della Parola di Dio e ascolto dei segni dei tempi, ascolto del grido della terra e di quello dei poveri, ascolto del cuore di ogni donna e di ogni uomo a qualsiasi generazione appartengano. C’è un tesoro nascosto in ogni persona, che va contemplato nella sua bellezza e custodito nella sua fragilità.
Questa è la dimensione del Cammino sinodale, un processo che si distenderà fino al Giubileo del 2025 per riscoprire il senso dell’essere comunità. Un cammino per rigenerare una Chiesa aperta, in dialogo. Un percorso comunitario che nasce e cresce al tempo di una crisi sanitaria che ci ha rivelato come le vicende di ciascuno si intrecciano con quelle degli altri e si sviluppano insieme ad esse. Anzi, ha drammaticamente svelato che senza l’ascolto reciproco e un cammino comune si finisce in una nuova torre di Babele.
Ecco allora il senso del nostro Cammino sinodale: ascoltare e condividere per portare a tutti la gioia del Vangelo. Chiederci, per l’oggi, come stiamo camminando con Gesù e con i fratelli per annunciarlo, per il domani, cosa lo Spirito sta chiedendo alla nostra Chiesa per crescere nel cammino con Gesù e con i fratelli.
Ci saranno altre fasi nel programma tracciato, la “sapienziale” e la “profetica”, ora ci troviamo in quella detta “narrativa”, dove viene dato spazio all’ascolto e al racconto della vita delle persone, delle comunità e dei territori. Nel primo anno (2021-22) vengono rilanciate le proposte della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi per la XVI Assemblea Generale Ordinaria; nel secondo anno (2022-23) la consultazione del Popolo di Dio si concentrerà su alcune priorità che saranno individuate dall’Assemblea Generale della CEI del maggio 2022. Entro aprile 2022 ogni diocesi trasmetterà alla CEI un documento su quanto raccolto nell’ascolto.
Ora, nel tempo che ci porterà a Pasqua, il Cammino entrerà nella sua fase più intensa. A livello diocesano, vi anticipiamo l’idea di organizzare degli incontri che coinvolgano l’intera comunità diocesana, insieme ad altri appuntamenti che saranno dedicati all’ascolto di speciali ambiti: la carità, il lavoro, la scuola, il terzo settore, i giovani, la salute… Il tutto, da realizzarsi con la massima attenzione alle misure di sicurezza imposte dalla pandemia.
Alcuni incontri dovrebbero realizzarsi contemporaneamente in diverse località della diocesi nel mese di febbraio, poi l’assemblea diocesana verso metà marzo. Comunione, Partecipazione e Missione sono le parole chiave, le tracce nel cammino di questi tre appuntamenti, che sarebbe auspicabile siano preceduti da momenti di ascolto e confronto nelle parrocchie e tra parrocchie, nelle associazioni, nelle comunità e nelle famiglie. Ed è per questa ragione che è stato chiesto di individuare dei referenti parrocchiali e comunitari che possano essere “lievito” di fraternità, punto di riferimento e facilitatori per coloro che accoglieranno l’invito a dare il proprio contributo.
A breve saranno comunicate le date degli appuntamenti, intanto vi invitiamo alla consultazione delle pagine dedicate al Cammino su questo sito e, se volete entrare in contatto con l’equipe della diocesi di Iglesias, potete scrivere alla mail camminosinodale.iglesias@gmail.com