Mercoledì 31 ottobre don Mario Cuomo è tornato alla Casa del Padre
Un sacerdote che ha portato il cuore di Dio alla gente
don Andrea Zucca
“Pregate il Signore della messe perché mandi operai per la sua messe” (Lc10,2). Se volessimo sintetizzare in una frase del Vangelo il ricordo di don Mario, penso che tutti potrebbero collegarlo a questo versetto. Infatti è nota la sua passione per la pastorale vocazionale e la sensibilità sacerdotale che lo animava, fin dai tempi in cui lavorava insieme a don Lucchesi. Un uomo appassionato di Dio, desideroso di portarlo in ogni luogo ad ogni persona: sono tanti coloro che raccontano della sua macchina predisposta per poter celebrare l’eucarestia anche alle piccole borgate. O piu recentemente, prima che si ammalasse, la sua 500 blu che andava e veniva per la diocesi per promuovere la devozione al Sacro Cuore e offrire il ministero della confessione. Un uomo con la voce bassa ma con una fede forte. Una fede messa tante volte a servizio per le vocazioni sacerdotali, nelle varie esperienze di formatore nel Seminario Regionale di Cagliari e in Brasile dove aveva vissuto l’esperienza missionaria. Da questo il suo forte legame con l’apostolato della preghiera che promuoveva per pregare per le vocazioni sacerdotali e religiose. Don Mario ha vissuto il suo essere sacerdote in modo appassionato e profondo, attento ad ogni piccolo particolare perché potesse dare una buona testimonianza. Un carattere gentile, ma allo stesso tempo forte e costante, capace di andare per la sua strada in modo determinato per raggiungere gli obiettivi che gli parevano buoni. Un sacerdote che ha provato a portare il cuore di Dio alle persone, con la disponibilità e la sua capacità di accogliere. Ricordiamo don Mario affidandolo alle mani del Signore e custodiamo il suo esempio continuando a pregare per le vocazioni, confidando nel cuore sacerdotale di Gesù che provvede sempre i pastori per la sua Chiesa.