Mons. Mario Farci ordinato vescovo

Presente nella basilica di Sant'Elena una numerosa rappresentanza della diocesi di Iglesias

Nella Basilica di Sant’Elena imperatrice in Quartu S. Elena, nel pomeriggio domenica 9 febbraio, l’arcivescovo di Cagliari mons. Giuseppe Baturi, con-consacranti gli arcivescovi emeriti di Cagliari, mons. Giuseppe Mani e il cardinale Arrigo Miglio, con il vescovo emerito di Iglesias mons. Giovanni Paolo Zedda hanno imposto le mani, insieme ai vescovi delle altre diocesi sarde, ordinando vescovo il nuovo pastore della Chiesa di Iglesias, che domenica prossima prenderà possesso della sua sede episcopale.
Una numerosa rappresentanza della diocesi di Iglesias, con cinque pullman e numerosi automezzi che hanno raggiunto Quartu, presenti diversi sindaci dei Comuni del Sulcis Iglesiente, ha partecipato alla celebrazione per la consacrazione del vescovo Mario.
L’arcivescovo mons. Giuseppe Baturi nel corso dell’omelia ha ricordato che “quando don Mario mi ha chiesto di essere consacrante principale in questa celebrazione, ho pensato con una certa emozione che sono nella successione degli apostoli come anello di una ininterrotta catena di amore, di speranza e fede, di memoria e gratitudine. Questo caro don Mario – ha sottolineato – è il senso, cioè l’effetto della nostra missione: dilatare nello spazio e nel tempo la compassione e la verità di Cristo per gli uomini, quasi spingendo in avanti la Chiesa. È la ragione della nostra speranza”.
Il rito di ordinazione si inserisce nel contesto dell’Anno giubilare, dove è il tema della Speranza a fare da sfondo. E di speranza, gratitudine, ricordi e aspettative è stato denso il discorso di ringraziamento pronunciato dal nuovo vescovo al termine della celebrazione. “La celebrazione di questo pomeriggio – ha affermato mons. Farci – è stata un atto d’amore che Dio ha fatto nei confronti della mia debole e indegna persona e soprattutto nei confronti della sua Chiesa, quindi ci ciascuno di noi. Per questo insieme abbiamo reso grazie attraverso l’Eucaristia. La Chiesa mi chiede di essere testimone dell’amore di Dio nella diocesi di “Villa di Chiesa” – ha proseguito il nuovo vescovo – di annunciarle e testimoniarle che essa è la casa amata da Dio e perciò deve essere sua famiglia, in cui tutti e tutte hanno relazioni cordiali, amorevoli, accoglienti. In sintesi, questa è la mia missione”.