Al via il corso “Viaggiare in una 5 porte” per animatori del Servizio di Pastorale Giovanile
Sr Teresa Forti
Responsabile del Servizio di Pastorale Giovanile Iglesias
Domenica 10 febbraio 2019, alle 15.30, con giovani ed alcuni adolescenti abbiamo dato inizio all’esperienza “Viaggiare in una 5 porte“. La prima tappa prevedeva la riflessione su “La porta dell’autista” per essere consapevoli che chi conduce non siamo noi ma Gesù, mentre noi, affidandoci ad un’intuizione, ad una chiamata, possiamo accettare l’invito e saltare in macchina per vivere l’avventura del viaggio più importante; il viaggio che riempie di senso la propria vita, nel ricevere e dare Gioia, mettendosi al servizio della propria terra e della propria comunità. È la risposta ad un invito “Vieni e seguimi”. Abbiamo meditato ed iniziato a scoprire che “c’è già una passione dentro di noi che non può essere imbrigliata da un orario perché è eterna, che non può essere pagata da alcuno perché non ha prezzo, che non può essere limitata da alcun muro perché ha sete di infinito“. Gesù ci manda affinché questa passione viva, affinché ciascuno di noi viva davvero. Gesù ci manda affinché questa passione “scoppi” in ogni uomo! Durante il momento di preghiera, abbiamo poi riflettuto sul vangelo delle nozze di Cana e sulla mancanza di Gioia che spesso si nota sui volti della gente, in particolare ci siamo soffermati su un oggetto, le giare di acqua che Gesù ha fatto riempire ai servi, su indicazione di Maria, e poi trasformato in vino buono. Anche noi abbiamo scelto la nostra giara in miniatura, oggetto simbolo di questa avventura, simbolo della propria disponibilità messa nelle mani di Dio che può trasformarsi in vino buono di Gioia piena per sé e per gli altri.
Dopo una pausa addolcita da dolcetti vari e dalla cura delle suore che ci hanno accolto in Comunità Gritti, è iniziato il laboratorio sulla passione dell’animatore e su ciò che la caratterizza, con don Massimo Cabua, responsabile della Pastorale giovanile di Ales-Terralba il quale, con simpatia, ha coinvolto ed aiutato tutti a tirare fuori quanto di bello e di importante ciascun partecipante si porta dentro. I lavori di gruppo hanno rivelato una grande ed eccezionale ricchezza presente già nei presenti, ottima base di partenza per compiere un “viaggio” davvero interessante nel dare anima e metterla in tutto ciò che si svolgerà durante e dopo il corso.
Sapere, saper essere, saper fare, sapere di sapere per prendersi cura con serietà, entusiasmo e competenza dell’altro, per fare bene il Bene. Questi i concetti più ricorrenti. Don Pino Puglisi diceva: “Da soli non saremo noi a trasformare il quartiere. Noi vogliamo rimboccarci le maniche e costruire qualcosa. E se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto”. A conclusione dell’incontro, ci siamo lasciati con la frase: non vogliamo vedere il mondo andare in rovina, cominciamo a far qualcosa… seppur piccolo è quel qualcosa che unito alla Volontà di Dio può diventare seme di cambiamento e di processi di Vita buona. Una parte della preghiera degli animatori ci accompagnerà in questo viaggio: “Insegnami Signore a vivere con passione e non per abitudine, tutto ciò che la vita mi offre, mettendo un’anima anche nelle cose che paiono più dure o più banali. Fa’ che il mio impegno di giovane animatore sia prima di tutto un’occasione che Tu mi dai per imparare ad amare, e poi il mezzo che hai scelto per esprimere nel mondo il Tuo amore”.