Cammino di fede sulle orme di Sant’Antioco

Sabato 9 novembre 2024 la giornata esperienziale nel progetto “Sulle tracce storiche e devozionali di Sant’Antioco Martire”

Si terrà sabato 9 novembre 2024 la giornata esperienziale “Cammino di fede sulle orme di Sant’Antioco”, in programma all’interno del progetto “Sulle tracce storiche e devozionali di Sant’Antioco Martire”.

L’evento, sostenuto dai fondi dell’8xmille, è organizzato dalla diocesi di Iglesias, nella Sardegna meridionale, in collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana, l’Ufficio per i Beni culturali ecclesiastici della diocesi di Iglesias, il Cammino Minerario di Santa Barbara, e infine promosso dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione Cammino Francescano in Sardegna, che per l’anno 2024 hanno coinvolto tutte le diocesi della Sardegna (10, ma solo 9 hanno aderito al progetto) nella realizzazione di diversi “cammini”, uno per ogni diocesi, organizzati da una guida turistica che negli anni passati ha frequentato un corso per “guide turistiche religiose” presso la Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, con l’obiettivo di valorizzare itinerari, attrattori turistici, beni culturali religiosi e devozionali inseriti all’interno dei singoli cammini.

La diocesi di Iglesias partecipa al progetto con un cammino di devozione che, all’incirca dal XIII secolo fino all’Ottocento, si svolgeva in onore di sant’Antioco (Mauretania, 95 – Isola di Sant’Antioco, 127), primo protomartire della Sardegna, patrono della Sardegna stessa e della diocesi di Iglesias, di cui si ha ampia documentazione soprattutto all’interno dell’archivio storico diocesano di Iglesias.

Il cammino di devozione partiva dalla chiesa di Santa Chiara – poi diventata cattedrale nel 1503 -, in piazza Municipio a Iglesias, snodandosi per una strada di circa 50 km che portava fino alla Basilica di Sant’Antioco Martire, luogo sotto il quale si trovano le catacombe del Santo che lì morì e vi fu sepolto. Nel 1615 le reliquie del Santo vennero ritrovate nel suddetto luogo e il cammino a lui dedicato acquistò nuovo impulso: si decise di custodirle nella cattedrale di Iglesias in quanto in quel momento la stessa isola di Sant’Antioco e tutta la costa erano sottoposti al pericolo delle incursioni saracene. Il cammino proseguì per altri due secoli, portando in processione anche le reliquie che al termine venivano sempre riportate a Iglesias, fino a quanto nel 1851 i fedeli di Sant’Antioco rivendicarono le reliquie e le trattennero, forti del fatto che le incursioni saracene erano ormai terminate. Ci fu in lungo processo che portò alla separazione delle reliquie che ancora oggi sono divise fra le due sedi di Iglesias e Sant’Antioco.

Obiettivo della giornata è ripercorrere l’ultimo tratto di questo cammino, che parte della frazione di Is Urigus (San Giovanni Suergiu, SU) fino alla Basilica di Sant’Antioco con visita alla chiesa stessa e alle catacombe, soffermandosi sui beni architettonici, artistici ma anche naturali che si incontrano lungo il tragitto. La giornata esperienziale è l’ultimo di tre eventi che si sono svolti lungo tutto il 2024: una conferenza che si è tenuta lo scorso aprile e l’inaugurazione della mostra sul tema presso il Museo diocesano di Iglesias, in vico Duomo.

“La nostra diocesi, come attesta il ricco patrimonio documentario, è terra di cammini. La religiosità popolare lungo i secoli ha espresso nelle forme più diverse la propria fede consegnando alle nostre comunità un patrimonio di inestimabile valore” ha detto mons. Carlo Cani, direttore dell’Ufficio per i Beni culturali ecclesiastici della diocesi di Iglesias. “Oggi siamo chiamati a riscoprire una storia straordinaria, a leggere un passato capace di meravigliarci e di stupirci aprendo orizzonti inattesi capaci di ridestare e rafforzare la nostra identità di popolo alla ricerca dell’Assoluto – continua mons. Cani – In fondo il pellegrino vive l’esperienza di essere un ‘chiamato all’incontro’, vive quasi un’attrazione per riscoprire la grazia delle origini, e la meta tanto attesa, pone il sigillo al desiderio profondo di compimento e di pienezza. Per la nostra diocesi la grazia delle origini è legata alla testimonianza di sant’Antioco primo evangelizzatore della nostra terra, pietra miliare nella storia del cristianesimo in Sardegna”.