“Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39): è questo il tema del Messaggio del Santo Padre ai giovani in occasione della XXXVII Giornata Mondiale della Gioventù, che sarà celebrata nelle Chiese particolari il prossimo 20 novembre 2022 e a livello internazionale a Lisbona dal 1 al 6 di agosto 2023. Le due celebrazioni manterranno lo stesso tema.
Dopo un periodo abbastanza lungo di riflessioni, scambi e confronto in sede di equipe e con gli adolescenti che costituiranno il ricambio generazionale ed il gruppo collaboratori di pastorale giovanile, proponiamo alcune esperienze che possono aiutarci a condividere la vita e la ricerca di relazione autentica con gli altri e con l’Altro che è Dio. Durante tutto l'arco dell'anno, le proposte pastorali riguarderanno alcuni aspetti necessari per aprire i propri orizzonti e per trovare senso e risposte, aspetti che sono emersi nel messaggio che il Papa ha rivolto ai giovani, il 15 agosto 2022 per preparare il cuore alla Giornata Mondiale dei Giovani: la formazione, il servizio, la missione e l'annuncio. In ascolto delle richieste e dei bisogni del territorio si proporrà di formarsi, di mettersi al servizio degli altri, soprattutto dei più soli, anche attraverso un corso animatori, camminando sulle tracce dell’esperienza di chi ci ha preceduto con una particolare attenzione ai tredici santi e beati giovani proposti dalla Chiesa. I diversi gruppi giovanili sono coinvolti in questo movimento e processo virtuoso, nel mettere in luce il cammino di uno di questi Santi, offrendo alla Diocesi, in ogni forania, con modalità creativa ed artistica, con mostre, musica ed altro la bellezza della Santità particolare di uno di loro.
Il Papa scrive: La fretta buona ci spinge sempre verso l’alto e verso l’altro. C’è invece la fretta non buona, come per esempio quella che ci porta a vivere superficialmente, a prendere tutto alla leggera, senza impegno né attenzione, senza partecipare veramente alle cose che facciamo; la fretta di quando viviamo, studiamo, lavoriamo, frequentiamo gli altri senza metterci la testa e tanto meno il cuore (...).
Maria era una ragazza come molti di voi. Era una di noi. Così scriveva di lei il vescovo Tonino Bello: «Santa Maria, […] sappiamo bene che sei stata destinata a navigazioni di alto mare. Ma se ti costringiamo a veleggiare sotto costa, non è perché vogliamo ridurti ai livelli del nostro piccolo cabotaggio. È perché, vedendoti così vicina alle spiagge del nostro scoraggiamento, ci possa afferrare la coscienza di essere chiamati pure noi ad avventurarci, come te, negli oceani della libertà» (Maria donna dei nostri giorni, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012, 12-13).
A Maria affidiamo ogni desiderio di bene, chiedendo per ciascuno di noi di lasciarci affascinare ed afferrare dal Signore che chiama ad avventurarci, insieme, per i giovani, negli oceani della vera libertà che lo Spirito può soffiare nei nostri cuori se ci apriamo a Lui ed agli altri.
Affidiamo a ciascuno la cura per vivere e partecipare alle diverse tappe proposte del cammino annuale.
Sr Teresa Forti SOS ed Equipe di Pastorale giovanile diocesana