La Diocesi di Iglesias insieme a tutte le diocesi della Sardegna partecipa alla valorizzazione dei “cammini religiosi”, percorsi di turismo lento e spirituale. Risale al gennaio 2022 la firma di un protocollo di intesa tra la Regione Autonoma della Sardegna e la Conferenza episcopale sarda per la valorizzazione del turismo legato al ricco patrimonio culturale e religioso dell’isola, una importante forma di collaborazione con l’intento di promuovere i cammini di valenza religiosa, le destinazioni di pellegrinaggio, i luoghi dello spirito e tutte le manifestazioni sul tema del turismo culturale-religioso.
L’attuale fase progettuale vuole essere una delle fasi di realizzazione di questa convenzione, con il coinvolgimento per ogni diocesi di una guida turistica che negli anni passati ha frequentato il corso di guide turistiche religiose promosso dalla Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna. La diocesi di Iglesias ha presentato il progetto “Il cammino di Sant’Antioco: un orizzonte inatteso tra identità e memoria” che vuole ripercorrere il cammino storico legato al culto del Santo Martire Antioco, evangelizzatore della Sardegna. Le origini di questa festa possono farsi risalire al medioevo, quando la sede della diocesi di Sulci fu trasferita da Sant’Antioco a Tratalias nei primi decenni del Duecento, avendo quindi una tradizione ben più antica del culto legato al rinvenimento delle reliquie del Santo nel 1615. La storia di Antioco e del cammino a lui collegato è così strettamente legata alla storia della diocesi di Iglesias: la stessa, infatti, non ha avuto sempre nella chiesa di Santa Chiara la sua sede, è divenuta tale solamente nel 1503, dopo essere stata in precedenza a Tratalias e ancora prima a Sant’Antioco.
Il progetto, realizzato in stretta collaborazione con l’Ufficio Beni Culturali della diocesi di Iglesias, si propone di essere un primo passo per un progetto più ampio che possa ripercorrere e riportare alla memoria diversi cammini che sono stati storicamente attestati nella storia e nel territorio della diocesi: nel 2025 ad esempio si potrà trattare nel dettaglio il percorso inerente alla tradizione legata alla Madonna di Tratalias, e negli anni successivi quelli che erano dedicati, tra i vari, a San Nicola o allo Spirito Santo. Tutti percorsi che l’Ufficio Beni Culturali della diocesi di propone di chiamare “Cammini di fede”, perché implicano un senso di fede più ampia, legata non solo alle figure religiose alle quali si rivolge, ma dove il fedele-pellegrino può vivere in maniera più ampia la propria spiritualità. Per poter raccontare questi cammini sarà fondamentale la valorizzazione di tutti i beni legati ad essi, ecclesiastici e architettonici, storico-artistici, museali e documentari, coinvolgendo archivio, biblioteca e museo della Diocesi.
Nel dettaglio, il progetto si articola in diverse giornate esperienziali.
La prima si svolgerà sabato 27 aprile 2024 presso l’Auditorium vescovile, con inizio alle ore 16:30.
Il programma prevede la visita guidata alla Cattedrale di Santa Chiara, custode della memoria di Sant’Antioco martire, seguita dai saluti del card. Arrigo Miglio, Amministratore apostolico della diocesi di Iglesias, di Renato Tomasi, per la Regione Autonoma della Sardegna, e dei sindaci di Iglesias, Sant’Antioco e Tratalias. Interverranno poi don Carlo Cani, direttore Ufficio diocesano per i Beni culturali ecclesiastici, l’archivista Licia Meloni e Silvia Medde, direttrice del Museo Diocesano di Iglesias. La visita guidata della Cattedrale e il coordinamento dell’evento saranno gestiti dalla guida referente Giulia Loi.
Nei mesi futuri sono previsti almeno altri due eventi: il secondo si terrà presumibilmente a novembre, una terza giornata a dicembre per delineare la figura di Santa Barbara, per sottolineare il valore religioso del cammino omonimo che in parte si sovrappone a quello di Sant’Antioco.
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