Domenica 29 maggio 2022 papa Francesco, al termine dell’Angelus, con sorpresa ha annunciato che monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo emerito di Cagliari e già vescovo di Iglesias, sua prima sede episcopale, sarà creato cardinale
Mons. Miglio è stato vescovo della diocesi ecclesiense dal 1992 al 1999. Nato a San Giorgio Canavese, diocesi di Ivrea, il 18 luglio 1942, dopo gli studi nei seminari di Ivrea e di Torino, ha ottenuto le licenze in Teologia e in Sacra Scrittura e viene ordinato presbitero il 23 settembre 1967. Dopo aver ricoperto diversi incarichi diocesani, da vicario parrocchiale a parroco, vicario episcopale per la pastorale e vicario generale della diocesi di Ivrea, è stato segretario del vescovo Giuseppe Bettazzi. Nel 1992 venne eletto vescovo di di Iglesias e ordinato il 25 aprile 1992. In quegli stessi anni, dal 1990 al 1997 è stato assistente ecclesiastico generale dell’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani. Nel 1999 divenne vescovo della sua diocesi, Ivrea, che guidò fino 2012, quando ritornò in Sardegna essendo stato designato quale nuovo arcivescovo di Cagliari, incarico che manterrà sino al 2019 quando fu comunicata la nomina del suo successore, monsignor Giuseppe Baturi.
Il Concistoro per la nomina dei nuovi Cardinali si terrà il prossimo 27 agosto. Compreso mons. Miglio, sono ventuno in totale le nuove porpore, di cui sedici cardinali elettori, cioè con diritto di voto in Conclave. Ecco i loro nomi: mons. Arthur Roche, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; mons. Lazzaro You Heung sik, prefetto della Congregazione per il Clero; mons. Fernando Vérgez Alzaga, presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano; mons. Jean-Marc Aveline, Arcivescovo Metropolita di Marseille (Francia); mons. Peter Okpaleke, vescovo di Ekwulobia (Nigeria); mons. Leonardo Ulrich Steiner, arcivescovo metropolita di Manaus (Brasile); mons. Filipe Neri António Sebastião di Rosário Ferrão, arcivescovo di Goa e Damão (India); mons. Robert Walter McElroy, vescovo di San Diego (U.S.A); mons. Virgilio Do Carmo Da Silva, arcivescovo di Dili (Timor Orientale); mons. Oscar Cantoni, vescovo di Como (Italia); mons. Anthony Poola – Arcivescovo di Hyderabad (India); mons. Paulo Cezar Costa, arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Brasília (Brasile); mons. Richard Kuuia Baawobr M. Afr, vescovo di Wa (Ghana); mons. William Goh Seng Chye, arcivescovo di Singapore (Singapore); mons. Adalberto Martínez Flores, arcivescovo Metropolita di Asunción (Paraguay); mons. Giorgio Marengo, prefetto apostolico di Ulaanbaatar (Mongolia). Insieme a loro, Papa Francesco ha voluto unire al Collegio cardinalizio altri cinque cardinali non elettori: mons. Jorge Enrique Jiménez Carvajal, arcivescovo emerito di Cartagena (Colombia); mons. Lucas Van Looy, arcivescovo Emerito di Gent (Belgio); mons. Arrigo Miglio, arcivescovo emerito di Cagliari (Italia); padre Gianfranco Ghirlanda, professore di Teologia; mons. Fortunato Frezza, Canonico di San Pietro”.
Il messaggio del vescovo di Iglesias
Un impegno sempre nuovo a servizio del Vangelo
+ Giovanni Paolo Zedda
È stata una gioiosa sorpresa la nomina di mons. Arrigo Miglio a Cardinale. Anche per la nostra Chiesa di Iglesias, che lo ha avuto Vescovo e guida negli anni novanta, in un periodo difficile per il nostro territorio, e che ancora lo ricorda sempre presente a ricordare a tutti il doveroso impegno della Chiesa nel sostenere la necessità della ricerca del bene comune in ogni ambito della vita familiare e sociale, a servizio della dignità di ogni uomo e di ogni donna e nella affermazione dei diritti dei lavoratori. Vogliamo ringraziare Dio e mons. Miglio per il ministero da lui svolto in quegli anni nella nostra Diocesi, e vogliamo tener presente anche oggi il suo insegnamento e la sua testimonianza.
La sua nomina ci aiuta a comprendere che la vita di ogni cristiano e di ogni vescovo esige un impegno sempre nuovo a servizio del Vangelo, aldilà di ogni limite. E ci aiuta a comprendere che i nuovi impegni che la Chiesa chiede ad ogni vescovo e ad ogni cristiano non sono interpretabili solo come segno di promozione, di onore e di lode per una vita vissuta degnamente, ma esprimono la volontà di Dio di proporre ad ognuno di noi la disponibilità a continuare a seguire il Signore ogni giorno e in ogni situazione.
Ai nuovi cardinali in un Concistoro del 2017 Papa Francesco disse: “Gesù “cammina davanti a voi” e vi chiede di seguirlo decisamente sulla sua via. Vi chiama a guardare la realtà, a non lasciarvi distrarre da altri interessi, da altre prospettive. Lui non vi ha chiamati a diventare “principi” nella Chiesa, a “sedere alla sua destra o alla sua sinistra”. Vi chiama a servire come Lui e con Lui”.
E nel Concistoro del 2018 così si esprimeva: “Il Signore cammina davanti a noi per ricordarci ancora una volta che l’unica autorità credibile è quella che nasce dal mettersi ai piedi degli altri per servire Cristo… Questa è la più alta onorificenza che possiamo ottenere, la maggiore promozione che ci possa essere conferita: servire Cristo nel popolo fedele di Dio”.
Il Cardinalato non significa una promozione, né un onore, né una decorazione; semplicemente è un servizio che esige di ampliare lo sguardo e allargare il cuore. Questo vale per qualsiasi responsabilità e missione nella Chiesa, ed esige un rinnovato quotidiano impegno nel seguire Cristo.
Perciò con gioia vogliamo aderire all’esortazione di Papa Francesco: “Preghiamo per i nuovi Cardinali, affinché, confermando la loro adesione a Cristo, mi aiutino nel mio ministero di Vescovo di Roma per il bene di tutto il Santo Popolo fedele di Dio”.